martedì 20 marzo 2012

Ron Galella

Ron Galella

Ron Galella nasce a New York, nel quartiere Bronx, da una famiglia di origini italiane: suo padre Vincenzo, ebanista, era nativo di Muro Lucano, Basilicata; sua madre, statunitense, era figlia di immigrati provenienti da Benevento. Dopo il diploma, vince una borsa di studio di 2 anni presso il Pratt Institute di Brooklyn ma rifiuta a causa delle sue lacune in matematica. La passione per la fotografia nasce in lui durante il servizio militare, mentre era impegnato con l'esercito degli Stati Uniti durante la guerra di Corea e nel 1958 frequenta la Art Center College of Design di Los Angeles, conseguendo la laurea in fotogiornalismo. Dopo gli studi inizia a fotografare personaggi famosi durante le première cinematografiche e vende le proprie foto a tabloid statunitensi come National Enquirer e Fotoplay.
Galella diventa ben presto noto per il suo approccio fotografico, ritraendo personalità illustri al di fuori dei riflettori, rischiando persino la sua incolumità. Alcune delle tante celebrità da lui fotografate sono Jacqueline Kennedy Onassis, Frank Sinatra, John Lennon, Elizabeth Taylor, Elvis Presley, Robert Redford, Marlon Brando, Arnold Schwarzenegger, Cher, Michael Jackson, Robert De Niro, Mick Jagger, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Anna Magnani e Roberto Benigni. I prezzi di ogni singola foto vanno dai 4.000 ai 15.000 dollari.
Le fotografie, da lui stesso sviluppate, vengono acquistate ed inserite su testate giornalistiche come Time, Vogue, Vanity Fair, People, The New Yorker, The New York Times, ed esibite nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo, come il Museum of Modern Art di New York,l'Andy Warhol Museum di Pittsburgh.
A causa delle sue paparazzate, ha avuto diverse dispute con alcuni vip, in certi casi finite in tribunale. Una delle sue "vittime" più note è stata Jacqueline Kennedy Onassis, la quale, a seguito dei continui pedinamenti del paparazzo, ha instaurato con lui una lunga battaglia legale. Dopo il processo tenutosi nel 1972, Galella viene obbligato a mantenere da lei una distanza di 50 piedi (15 metri circa).
Il 12 giugno 1973, Marlon Brando colpisce Galella con un pugno in faccia vicino ad un ristorante nel quartiere di Chinatown, dove l'attore viene fotografato in compagnia di Dick Cavett dopo aver registrato una puntata de "The Dick Cavett Show". Galella, che si ritrova con la mascella rotta dopo l'aggressione, cita Brando in giudizio e ottiene un risarcimento di 40.000 dollari. Una volta vinta la causa, il paparazzo ha continuato a perseguitare l'attore, indossando un casco da football americano. Nonostante le innumerevoli critiche e denunce, Andy Warhol ha considerato Galella il suo fotografo preferito mentre Glenn O’Brien, redattore di riviste come Interview e Art in America, lo ha definito:
«Accanito, coraggioso, umano. Un brillante realista capace di rappresentare fedelmente il mondo».







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